Inle Lake- Giorno 5

Pindaya Cave e Shew Oo Min Pagoda ♥ Nyaung Shwe

Per arrivare a Inle si vola a Heho. Da Bagan ad Heho sono solo 300 km però in macchina dovete contare circa 6 ore di viaggio perché non c’è propriamente un’autostrada che le collega. In aereo sono meno di 30 minuti.

Una volta arrivati ad Heho ci vogliono circa 45 minuti di auto per raggiungere la zona del lago (Nyaung Shwe), a sud di Heho. Abbiamo però deciso di non andare direttamente a Nyaung Shwe ma puntare a nord per visitare le Grotte di Pindaya. Distano circa 1 ora dall’aeroporto.

La nostra guida a Inle è una ragazza di nome Thet. Una ragazza solare con le scarpe più divertenti che abbia visto in Myanmar !!

Fashion victim ☺︎ 

Lungo la strada per le grotte Thet ci racconta un po’ di curiosità sul stato di Shan. Nello stato di Shan ci sono circa 33 tribu (sono in totale 135 in Myanmar). E’ lo stato più ricco del Myanmar ed è definito l’orto del Myanmar in quanto il 70% della sua economia si basa sull’agricoltura e spediscono i loro prodotti a tutto il paese. In effetti nel percorso dall’ aeroporto a Danu la vista si perde in campi di riso, alberi di mango, avocado, verdura varia.

Shan State, l’orto del Myanmar

E’ una zona di colline, Thet ci dice che alcuni suoi clienti italiani dicono che è simile alla Toscana, lei non l’ha mai vista la Toscana, ma lo ripete convinta.

Per entrare nella zona di Danu, dove ci sono le grotte, si paga un ingresso di $5. Il complesso delle grotte include le grotte stesse e la Shew Oo Min pagoda che è all’interno (3000 Ks per l’ingresso).

La particolarità di queste grotte in pietra calcare è che albergano più di 8000 statue di Buddha, di tutti i tipi, misure e materiali. Queste immagini sono donazioni da ogni parte del mondo, ci sono solitamente i nomi dei donatori o di chi ha contribuito alla manutenzione, e le prime riportano la data del XVIII secolo.

Noi siamo arrivati in auto fino alla piazza di accesso, me se ve la sentite potete fare a piede la salita che collega il villaggio alle grotte, io non sono così sportiva. Una volta arrivati su ci sono altri 200 gradini da fare per entrare, in alternativa potete prendere l’ascensore panoramico.

Per gli sportivi…scalata a Pindaya

Le statue del ragno gigante e del principe con l’arco, nella piazza di accesso alla grotta raccontano una delle leggende legate a questo posto. Si narra che una volta nella caverna abitava un ragno gigante che un giorno catturo’ delle principesse che abitavano nel lago che si trova nella valle. E come in tutte le favole arrivo’ il principe, che armato di arco e freccia uccise il ragno e salvo’ le principesse (e avrà sicuramente spostato una di loro e … furono felici per sempre).

Il Principe e il Ragno

All’ingresso della caverna c’è la Shew Oo Min pagoda (aperta dalle 6:00 alle 18:00), addentrandosi ci sono caverne e caverne piene di immagini di Buddha e anche qualche piccola pagoda in mezzo a stalattiti e stalagmiti. Veramente impressionante. Ci sono delle piccole caverne di meditazione che accedi solo strisciando (e che Thet dice che durante l’alta stagione non sono così meditative, aspetti anche mezz’ora per strisciare dentro!). Facile perdersi li dentro…

E’ un posto molto particolare che vale la pena di visitare.

Shew Oo Min Pagoda
8000 e passa Buddha…
I Buddha di Pindaya e meditation cave

Vicino ai parcheggi ci sono delle venditrici ambulanti che vendono un sacco di cose fritte buonissime (verdura, mais etc) e dei negozietti che vendono tè e…formiche fritte! Che abbiamo provato senza saperlo, in mezzo a tutto quello che ci davano da assaggiare.  “Ants” diceva Thet… “come?” dicevamo noi… “small ants, very tasty”…e ha ragione sono davvero buone, come patatine! Per non aver pregiudizi prima assaggi e dopo chiedi cos’è!

Perché le cose fritte sono sempre buone? Anche le formiche…

Dopo le grotte scendiamo al villaggio e andiamo ad una fabbrica di ombrelli / lanterne di carta (Aung umbrella, Pyitawtha quarter). E’ una fabbrica vera ma si vede che l’hanno adattata anche per i turisti, quando arrivi ti fanno vedere, in modo un po’ concertato, le diverse fasi della realizzazione degli ombrelli. Se non volete proprio comprare ombrelli o lanterne potete anche fare a meno, è interessante il giusto.

Ombrelli ☂

Pausa per pranzo sempre in zona Pindaya. Inizialmente dovevamo andare al ristorante Golden Moon, il favorito di Thet, ma era chiuso quel giorno e quindi siamo andati al Green Tea. Il ristorante è molto carino, vista sul fiume e cibo molto buono, abbiamo assaggiato il ‘Fish Danu style (fatto con curry di arachidi)’ tipico della zona e noddles fritti. Costo: Ks 14’500 (10€).

Dopo pranzo ci avviamo verso Nyaung Shwe, un’ora e mezza di strada, con qualche stop per foto, per esempio al ponte Ba Wa Sam Sa Ra, uno stretto ponticello per il treno che collega Inle a Mandalay.

Lo stretto ponte Ba Wa Sam Sa Ra
2 metri di larghezza…non è tanto per un treno!

Arriviamo a Nyaung Shwe verso le 16:00, quindi approfittiamo per riposare nella terrazza del nostro bungalow upgradato ☺︎. Questi sono i vantaggi di viaggiare in bassa stagione, spesso arrivano queste belle sorprese.

ViewPoint Lodge

Nyaung Shwe è un piccolo villaggio situato a nord del Lago Inle (non nel lago stesso), una location conveniente per accedere al lago. Ormai è piena di guesthouses, ostelli, lodges, ristoranti e bars, risultato del boom turistico degli ultimi anni. Per darvi un’idea 6/7 anni fa nel lago c’erano circa 150 barche, adesso ci sono più di 2000 e nell’alta stagione non sempre bastano.

Gli stranieri devono pagare un ingresso per Inle: Ks 12’000/pp (circa 8€) ed è valido per 5 giorni (anche i bambini con più di 5 anni). Tenetelo con voi, just in case, a noi non ce l’hanno mai chiesto.

La città in se’ non è così interessante, c’è un mercato (Mingalar market), un monastero (Shwe Yaunghwe Kyaung) e un tempio (Yadana Man Aung Phaya) e il porto, da dove partono le barche per il lago. Avendo pochi giorni ci siamo concentrati sul lago.

Il porto di Nyaung Shwe
Chinese Buffalo, è come chiamano loro a questo particolare mezzo…

Per cena chiediamo consiglio a Thet ed andiamo al Thanakha Garden (No.43, Tharzi Qt. vicino al Paradise Hotel). E’ un piccolo ristorante familiare di proprietà di una ragazza giovane e gestito esclusivamente da donne. A Settembre dell’anno scorso hanno subito un incendio, a causa di un corto circuito che ha completamente distrutto il locale. Non si sono lasciati abbattere e si sono messi al lavoro e in un mese e mezzo hanno ricostruito tutto. Un bell’esempio.

Il posto è carino, loro sono molto simpatiche e si mangia molto bene (infatti siamo tornati anche l’ultima notte). Abbiamo mangiato entrambi pesce (fresco dal lago) e pagato Ks 15’500 (11€).

Passeggiatina in centro, un po’ buio e non c’è tanta gente data la stagione ma vi accorgerete che ci sono invece tanti cani randagi. Sono tranquilli ma a un certo punto siamo arrivati in una piazza dove ce ne erano una ventina, sembrava fosse il loro ricovero serale… non ho avuto paura ma era un po’ inquietante.

Domani ci aspetta una giornata piena al Lago di Inle quindi… buona notte! ☾

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