L’ultimo giorno a Tokyo: sushi e shopping

Rientriamo da Hakone presto con piano di andare a vedere il mercato Tsukiji o meglio quello che rimane a mezzogiorno del mercato di pesce Tsukiji. Si, quello che abbiamo sbagliato a pianificare la visita, ma siccome siamo testardi non ci arrendiamo e ci proviamo lo stesso.

Per arrivare al mercato si può prendere o la Hibiya line (fermata Tsukiji) o la Toei (fermata Tsukijishijo). Se arrivate dalla Hibiya il primo mercato che troverete non è quello del pesce ma quello chiamato di “Food Town”. Dovete attraversalo e una volta arrivati davanti ad un tempio (Namiyoke Inari) girate a destra. Altrimenti chiedete.

Come previsto del mercato del pesce abbiamo visto la struttura, gli imballi vuoti, sentito l’odore e lavorato di immaginazione.

Siccome era ormai ora di pranzo e il tonno lo volevo vedere … l’ho visto al ristorante, vale anche nel piatto no?

Ci sono tantissimi ristoranti di pesce/ sushi intorno al mercato, non penso ci siano dubbi che il pesce sia fresco quindi penso che uno valga l’altro, è solo una questione di scegliere quello che ti ispira di più.

Quasi tutti hanno la coda (sono piccoli) ed alcuni alle 13:00 già non accettano più clienti, solitamente sono quelli segnati nelle guida turistiche come “imperdibili”. Uno dei più famosi (abbiamo capito dalla coda e dopo guardando in internet) è il Sushidai, per la sua colazione di sushi ma dovete arrivare presto ed essere pazienti.

Ci decidiamo per un piccolo ristorantino di sushi con una coda un po’ più abbordabile, di nome Sei e abbiamo mangiato, ovviamente, sushi fresco. E’ valsa comunque la pena venire qui.

Vaghiamo ancora un po’ per l’altra parte del mercato (Food town), anche esso molto interessante se vi piacciono i mercati è molto valido per mangiare anche se non volete necessariamente pesce.

Il resto della giornata per l’imensa gioia di A. è dedicata allo shopping sfrenato. Torniamo a Ginza, il quartiere dello shopping e il primo obiettivo era quello di liberarci degli zaini perché la prima regola dello shopping sfrenato è: avere addosso il minimo essenziale (intendo la carta di credito) perché dopo sarai carica di borse (si spera). Chiedete nei grandi magazzini se hanno un deposito per i bagagli, noi abbiamo usato quello del Matsuya Ginza. E’ gratis, basta che preleviate le valigie entro 19:00.

Cosa vale la pena comprare in Giappone?

  • Dolci e cibo di ogni tipo (abbiamo fatto scorta di kit kat di ogni colore e sapore)
  • Tè di ogni varietà
  • Kimono, non fa per me ma se fa per voi preparatevi a spendere se volete un po’ di qualità
  • Coltelli
  • Sakè (ovvio) e whisky (meno ovvio, cercavamo il Yamazaki, della Suntory ma è impossibile da trovare, ordineremo in internet)

Ma le mie 2 cose favorite:

  • Tante sciocchezze inutili di quelle che non sai di aver bisogno finché non le hai comprate o che non sai a cosa servono ma sono carine e costano poco e quindi le compri
  • Il Giappone è un paradiso della cosmetica, potrei passare ore e ore dentro quel reparto. Ed effettivamente alcuni brand, essendo giapponesi costano meno che in Europa.
Il sostituto del botox…

E’ possibile anche richiedere il tax free (anche se la rate è solo 8%) c’è tutta una procedura (ovviamente), un sacco di carte ma i soldi ti vengono restituiti subito nel negozio e non c’è nulla da fare in aeroporto, quindi è abbastanza semplice.

Vi segnalo questi dove sono stata, appartengono tutti a catene che si trovano dappertutto:

Se avete tempo solo per visitarne uno e dovete comprare un po’ di tutto, a prezzi convenienti, io sceglierei il Donki. Non vi lasciate intimidire dall’aspetto da mercato che ha o dalla musica allegra che fa sembrare di essere in una sala giochi più che in un negozio, se avete un po’ di pazienza scoverete delle belle perle a prezzi convenienti. Inoltre sono aperti 24 ore!

Dopo una vera e propria maratona di quasi 4 ore (!!!) eravamo distrutti e pieni di borse che dovevamo capire come infilare nelle nostre valigie.

Andiamo a cena ad Akasaka (sulla linea rosa o gialla a 10 minuti da Ginza) al Gyoza It per il nostro addio al Giappone. Ci riempiamo di tutti i tipi di gyoza (non li troviamo dove abitiamo e mi piacciono tanto tanto) e rientriamo in hotel per riprendere le valigie e andare in aeroporto.

All’arrivo avevamo preso il bus perché non c’erano più i treni ma adesso prendiamo il Tokyo monorail. Dal nostro hotel a Roppongi prendiamo la metro fino a Daimon e dalla stazione bisogna camminare per 5-10 minuti per arrivare alla stazione di Hamamatsucho dove si prende il monorail. Ci sono delle indicazioni fino alla uscita della stazione di Daiso, dopo spariscono e quindi se non avete un navigatore meglio chiedere. In 15 minuti vi lascia al terminal dei voli internazionali .

Dopo la giornata che avevamo avuto non mi sentivo di affrontare un viaggio di 16 ore senza almeno una doccia. Dentro l’aeroporto, al The Royal Park Hotel Tokyo Haneda Transit Hotel ci sono delle Refresh rooms, dove si può fare una doccia e rilassarsi un po’ (non c’è un letto ma c’è la poltrona, tv e wifi). Costa 2000 yen/ora (circa 15€) e include tutto quello che serve per una bella doccia ed è pulitissimo. Soldi spesi bene per quanto mi riguarda.

E così finisce questo meraviglioso viaggio in Giappone, con la certezza che non è un addio ma solo un arrivederci.

Buoni viaggi.

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